Radon e scuole, il Comune precisa

I limiti di legge sul radon in Europa e nel mondo

A fronte della ripetuta e inqualificabile circolazione di notizie errate, parziali e confusionarie relativamente alla presenza di gas radon nella scuola elementare di Correzzana, l’Amministrazione comunale ha l’obbligo di fare alcune precisazioni e comunicare le uniche notizie ufficiali sulla vicenda.

La normativa nazionale, al momento, prevede una soglia di attenzione e non di allarme (con conseguente predisposizione di azioni di bonifica) al di sopra di 500 becquerel per metro cubo (intesa come concentrazione media annuale). Le rilevazioni fatte nella classe II B, ovvero la classe più a contatto con il terreno, nel periodo invernale dal 22 novembre al 22 dicembre 2016 (quello presumibilmente dove le concentrazioni del gas radon sono più alte) hanno rilevato livelli pari a 107 e 136 bq nei due punti misura individuati da Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente. I dosimetri sono stati correttamente collocati secondo il Protocollo di collocamento dei dispositivi radon di Arpa Lombardia che impone esplicitamente che “il rivelatore deve essere posizionato ad una altezza da terra compresa tra 1 e 3 metri” e che ”il rivelatore non deve essere a diretto contatto di pareti e soffitto”. Questi risultati indicano concentrazioni sensibilmente inferiori ai livelli di guardia fissati dalla legge italiana. Nella tabella pubblicata dal Piano Nazionale Radon si vede che queste rilevazioni sono inferiori anche ai livelli europei e mondiali più restrittivi (150 bq in Irlanda e 150 negli Stati uniti, mentre in Svizzera il limite è fissato sopra i 1000 bq).

A livello regionale, secondo i rilevamenti effettuati da Arpa, la distribuzione del radon è disomogenea: i valori più alti si registrano nelle abitazioni poste in zone situate nella fascia nord della regione, nelle province di Sondrio, Bergamo, Varese, Lecco, Como e Brescia, mentre nell’area della pianura padana la presenza di radon è molto bassa; i valori medi annuali di concentrazione di radon nelle abitazioni sono risultati compresi nell’intervallo 9 – 1796 Bq/m³ ; la media aritmetica regionale è di 124 Bq/m3, il 15 % dei locali indagati presenta valori superiori a 200 Bq/m3 e il 4,3% (pari a 160 locali) presenta valori superiori a 400 Bq/m3 ;

Valori come quelli rilevati a Correzzana nel periodo più critico dell’anno, nel Piano Nazionale Radon vengono definiti “normali”.

A fronte delle rilevazioni, la dirigente scolastica che è la responsabile della sicurezza e della salubrità del plesso, ha già avuto modo di dichiarare che “come si evince dalle conclusioni riportate dall’Arpa si può affermare con certezza che non sussiste nessun pericolo per la salute di tutte le persone che frequentano la scuola primaria di Correzzana, in quanto la concentrazione di Gas Radon rilevata è decisamente inferiore ai valori riportati dalla direttiva europea e alla direttiva italiana che ad oggi prevede una soglia ancora più alta di 500 Bq/m3”. Leggi la nota integrale della dirigente scolastica

La presenza di gas radon nel sottosuolo è un fenomeno ampiamente e seriamente monitorato a livello mondiale, europeo, nazionale e regionale – spiega il sindaco Mario Corbetta Eppure sembra che improvvisamente sia diventato un caso specifico di Correzzana dove, tra l’altro, stando alle rilevazioni regionali e provinciali, registriamo paradossalmente i livelli più bassi e quindi meno preoccupanti anche rispetto a molti Comuni a noi vicini. Correzzana, semmai, rappresenta un’eccezione perché non ho notizia di altre scuole della zona dove siano state fatte rilevazioni che, è bene ricordarlo, sono di competenza della Direzione scolastica e non dell’Amministrazione comunale come qualcuno vorrebbe far intendere. Il nostro Comune, tuttavia, ha prontamente raccolto, già nel mese di settembre dello scorso anno, le preoccupazioni di alcuni cittadini e ha fatto svolgere all’unica autorità istituzionale, Arpa, le analisi del caso: gli esiti delle rilevazioni, fortunatamente, sono stati rassicuranti. Questo ha deluso le aspettative di qualcuno? Spero vivamente di no. Chi, a questo punto, volesse giocare con le mezze verità, le insinuazioni e usare le comprensibili apprensioni dei genitori per dipingere una situazione di allarme assolutamente infondata e smentita dai fatti scientifici, si potrebbe rivelare in malafede e mosso esclusivamente dall’inspiegabile desiderio di danneggiare l’immagine della nostra scuola. Spero non si arrivi a tanto, perché si è già toccato un livello preoccupante di distorsione della realtà, con insinuazioni e parole messe in bocca ad altri, per non parlare  dell’uso improprio delle preoccupazioni dei genitori: spero davvero non si vada oltre. Trattare argomenti delicati sui social network in maniera confusionaria non è davvero lo strumento adatto per chi ha a cuore il bene della scuola e di chi la frequenta”.

Ricordando che nel periodo invernale il livello del radon nella classe più a contatto con il terreno fa segnare livelli tra i 107 e i 136 bq per metro cubo, ecco quali sono i livelli di attenzione (che non significa di allarme) a livello europeo e mondiale (vedi immagine allegata a questo articolo)

 

 

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