Nella cappella del monastero di Oswiecim, vicino ad Auschwitz, si trovano esposte, le opere dell’artista polacco Marian Kołodziej, sopravvissuto ai campi di concentramento e in grado di "parlare" dell'orrore dello sterminio attraverso opere che tolgono il fiato. Tutte opere, oltre 350, furono realizzate in vecchiaia, dopo un ictus che lo rese muto e paralitico. La riproduzione di questi lavori è al centro di una mostra itinerante promossa dal Consorzio Villa Greppi: una "tappa" del racconto è ospitata in Municipio a Correzzana. Sabato 21 si è tenuta l'inaugurazione, con la suggestiva relazione di Giuseppe Pucci Paleari, curatore della mostra. Erano presenti il sindaco Mario Corbetta, il vicesindaco Marco Beretta, l'assessore Sabrina Magro, i consiglieri Massimiliano Capitanio e Giuseppe Perego, Marta Comi, vicesindaco di Casatenovo e Presidente Consorzio Villa Greppi, Paolo Negri, vicesindaco di Sirtori, che si è preso l'incarico di coordinare le diverse iniziative della kermesse I Percorsi della Memoria 2017.
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