AVVISO AI FORNITORI
SPLIT PAYMENT
E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 del 3 febbraio 2015 il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 gennaio 2015, attuativo della disciplina sullo SPLINT PAYMENT, il meccanismo introdotto dalla legge di stabilità 2015 e in vigore del 1° gennaio che prevede una nuova modalità di versamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) da parte della pubblica amministrazione.
Finora i soggetti che hanno ceduto beni o prestato servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione hanno emesso ed incassato fatture contenenti sia il prezzo del bene ceduto o del servizio prestato sia l’IVA.
L’articolo 1, comma 629, lettera b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) ha modificato il D.P.R. 23 ottobre 1972, n. 633, che disciplina l’applicazione dell’IVA, introducendo l’articolo 17-ter che prevede, con l’eccezione di casistiche minoritarie, per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di una serie di enti pubblici, tra i quali i comuni, che l’imposta sia in ogni caso versata da questi ultimi, secondo modalità e termini fissati dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (regime IVA dello split payment).
Con lo split payment la Pubblica Amministrazione di fatto sdoppia il pagamento.
Ciò significa che paga:
a) al fornitore il prezzo del bene o del servizio;
b) all’Erario l’IVA indicata in fattura.
Al fine di una corretta gestione del nuovo meccanismo si invitano pertanto tutti i fornitori destinatari della norma sopra evidenziata ad aggiungere alle fatture di nuova emissione la seguente dicitura:
“Scissione dei pagamenti – art. 17-ter del DPR n. 633/1972”
La nuova procedura non si applica agli acquisti di beni ed alle prestazioni di servizi soggetti al regime cosiddetto del reverse charge ed ai compensi per prestazioni di lavoro autonomo assoggettate a ritenuta IRPEF.
